IL TERRITORIO DEL COMUNE DI OROSEI

Il mare è l'elemento che domina i paesaggi di Orosei, sempre capace di stupire con i suoi variegati scorci, i suoi colori cangianti e le sue incredibili trasparenze incorniciato da pinete, macchia mediterranea e scogli di granito rosa e basalto. La sua qualità è stata riconosciuta tramite il conferimento delle cinque vele da parte di Legambiente.

Il suo lungo litorale comprende ben 14 km di spiagge che si estendono da Osala (sormontata dall’omonimo nuraghe) fino all’oasi faunistica di Bidderosa che, con il suo mare incontaminato, la spiaggia finissima dell’arenile e la retrostante profumata macchia mediterranea, costituisce un particolare vanto; la tutela dell’area è garantita tramite un accesso giornaliero limitato dei visitatori.

I suoi fondali esercitano una forte attrazione per gli appassionati della subacquea: davanti a Orosei si trova il relitto del KT 12, un cargo armato tedesco della 2°guerra mondiale. Dal paese inoltre partono numerose e varie escursioni naturalistiche nel territorio circostante che permettono di conoscere ed apprezzare anche l’entroterra.

Il centro storico è ben conservato e offre l’immagine di un paese nobile, ricco di pregevoli opere di architettura rurale, di chiese impreziosite da affreschi, antiche statue lignee e antichissimi pavimenti in ceramica. Merita senz’altro una visita il museo Guiso che custodisce la più grande collezione di teatrini antichi e le prime edizioni di libri di argomento sardo fra cui spicca un esemplare unico del 1587.Numerose sono le testimonianze dell’epoca nuragica: il complesso de Sa Linnarta con pozzo sacro è senz’altro il più interessante.
Dalla chiesetta campestre di Santa Maria 'e mare nasce una delle manifestazioni più belle di tutta la Sardegna: il simulacro della Santa viene portato dal paese con barche infiorate lungo il fiume Cedrino fino alla chiesetta dove la manifestazione di fede si fonde con la tipica ospitalità oroseina che offre la degustazione gratuita di frutti di mare e vino.

Santa Maria ‘e Mare

La festa di Santa Maria del Mare si celebra l'ultima
domenica di Maggio A partire dal mattino, il comitato di Santa Maria e diversi abitanti procedono al addobbo delle bar- che dei pescatori presso la Piazza del Popolo, Le barche vengo addobbate con maestose composizioni floreali, studiate e create dai fiorai di Orosei. L'elemento più caratteristico è la processione che si svolge nel primo pomeriggio. Partendo dalla chiesa di San Giacomo, il simulacro della Santa accompagnata dalle confraternite in costume tradizionale e dai cittadini che trainano le barche addobbate arrivano al ponte sul Cedrino. Da qui, la santa, i sacerdoti e i confratelli prendo- no posto sulle barche del pescatori che, in una lunga fila navigano lungo il fiume verso la Chiesa di Santa Maria Nel frattempo i cittadini accompagnano la navigazione delle barche a piedi lungo l'argine del fiume, La prima barca che tocca la sponda del fiume accompagnata da un lungo applauso e quella con a bordo la Santa. Nella Chiesa di Santa Maria del Mare si svolge la Santa Messa ed in seguito vengono offerti alla popolazione panini con polpo.

SANT'ANTONIO DEL FUOCO

La festa di Sant'Antonio del fuoco è una delle feste più sentite ad Orosei, A partire dal 6 Gennaio gli abitanti del paese in solitaria o organizzati in gruppi provvedono alla raccolta di legna e trasche di vario tipo che, una volta caricata in camion, motocarrozzelle o car viene portata all'interno del cortile della Chiesa di Sant Antonio Abate. Qui gli abitanti trovano al centro un palo alto di cipresso (detto in sardo "su pirone"), La legna e le frasche vengono adagiate attorno a "su pirone" in cui viene attaccata una croce composta da arance. Il pomeriggio del 16 Gennaio, vigilia della festa liturgica, il parroco del paese accompagnato dal simulacro del santo, provvede ala benedizione del falò che viene acceso subito dopo. Da questo momento gli abitanti del paese inizia- no a compiere attorno al fuoco i tre giri rituali ed i ragazzi più coraggiosi si avventurano alla conquista delle arance che formano la croce. Dalla direzione del fumo gli abitanti traevano auspici per l'annata agraria mentre le ceneri venivano usate a scopi terapeutici. Questo possiamo considerarlo come il fuoco del popolo ma, con temporaneamente, vengono acce si in piazze o cortili diversi altri tuo- chi di dimensioni nettamente minori organizzati da singole famiglie

LA SETTIMANA SANTA

La Settimana Santa mette in risalto la religiosità popolare grazie alla presenza da secoli delle tre confraternite che ne permettono lo svolgimento e conservano gli aspetti suggestivi che caratterizzano questa settimana, Le cerimonie principali sono caratterizzate da tre principali processioni chiamate: sos sepurcros, su brossolu e s'incontru che si svolgono rispettivamente il giovedì, il venerdì e la domenica di Pasqua. Sos sepurcros è una processione caratterizzata dalla visita dei "sepolori" in otto chiese. I sepolcri sono addobbati con grandi composizioni floreali con al centro il Cristo morto. Su brossolu è la bara in cui viene adagiato il simulacro venerato il giorno precedente. Nella processione accompagnano su brossolu anche due gruppi: uno chiamato della Maria ('Addolorata) e l'altro chiamato della Croce. S'Incontru è la celebrazione dell'incontro tra il Cristo risorto e sua madre. Tutte le processioni e ali avvenimenti raccontati vengono accompagnati da canti in lingua sarda eseguiti dai cori delle confraternite che per l'occasione vestono il vestito tradizionale sardo

SU REMEDIU

È la festa più lunga, dura esattamente 18 giorni e si svolge
all'interno del magnifico Santuario. In questa testa sacro e profano si armonizzano alla perfezione. A partire dal venerdì della prima setti- mana di Settembre, circa 100 famiglie di Orosei e non solo si trasferiscono all'interno del santuario dove ogni famiglia occupa una Cumbessia assegnata a sorte. Il giorno della Festa della Madonna del Rimedio la felicità e l'animazione arrivano al punto massimo: infatti per pranzo si organizzano tavolate con amici e parenti in ogni Cumbessia tanto da sembrare una tavolata unica attorno alla chiesa, Le funzioni sacre durante i 18 giorni sono tante, tutte annunciate dal rintocco della campana. La testa viene organizzata e diretta da un apposito comitato che permette la valorizzazione della tradizione locale. Della festa della Madonna del Rimedio ne parla anche il premio nobel Grazia Deledda nel suo libro più celebre : Canne al Vento Il rito, da allora immutato, si rinnova di anno in anno.

FESTA DI SAN GIACOMO

La festa di San Giacomo è la più importante ad Orosei, il santo è patrono del paese e il paese lo festeggia in maniera assoluta. La festa di San Giacomo viene organizzata dalla Leva dei Trentenni di quel determinato anno con il patrocinio del comune. Un ruolo importante svolge la comunità con le offerte che permettono agli organizzatori di rendere unica questa festa, La testa e divisa in più eventi distribuiti a loro volta in più giorni. Questi possono subire  delle variazioni in base al calendario annuale. Solitamente il Sabato
antecedente alla settimana in cui cade il 25 Luglio (Giorno della testa) si tiene il Concerto con uno o più artisti interazionali. Il 23 Luglio si svolge solitamente presso la Piazza del Popolo (posta sotto la chiesa di San Giacomo) la gara di poesia in cui 3 artisti sardi si sfidano confrontandosi in lingua sarda. Il 24, sempre in Piazza del Popolo, si svolge l'esibizione di cantanti ed artisti, oroseini e non solo, che suo- nano la chitarra ed intonano brani della tradizione sarda. Il 25 è il giorno in cui il paese raggiunge il livello massimo di entusiasmo. Il pomeriggio si svolge la processione in onore di San Giacomo, con il simulacro che viene portato per le vie del paese dai ragazzi della Leva accompagnati dai gruppi folk e dalle contraternite vestiti con l'abito tradizionale Oroseino. La sera del 25 presso la Piazza del Popolo i gruppi Folk Oroseini, assieme ad altri gruppi Folk provenienti da tutta la Sardegna ballano e si esibiscono sul palco seguendo il ritmo dei balli tradizionali sardi. Il 26, ultimo giorno di festa, vi è il passaggio del testimone tra la leva uscente e la nuova Leva entrante. Un piccolo gruppo musica le accompagna la serata e decreta la fine del l'amata festa di San Giacomo, Da questo momento in poi la nuova leva organizzerà ogni una settimana delle sagre volte a valorizzare prodotti e tradizioni tipiche Oroseine.

FESTA DI SAN GIOVANNI

Annualmente la Borgata marinara di Sos Alinos  propone sulla costa oroseina un appuntamento di antiche tradizioni che si celebra in tantissimi paesi in tutta Europa nei giorni del solstizio estivo. Si incomincia con la celebrazione della messa nella parrocchia di Sant'Antonio Abate a Sos Alinos. Al termine la processione con la statua del Santo trasportata su un carro a buoi e accompagnata dai gruppi folk lungo tutto il viale di Cala Liberotto sino alla spiaggia centrale. Qui in serata incomincerà lo spettacolo con balli, musica e canti con la partecipazione dei gruppi folk